Potrebbe trattarsi dell’ultima trovata di ingegnosi ladri che non esitano a ricorrere alla tecnologia per mettere a segno colpi ai danni delle ignare vittime.
La cronaca degli ultimi mesi riporta diversi casi in cui qualcuno lamenta di essere stato derubato, in casa o in azienda, dopo aver accettato da sconosciuti piccoli gadget, distribuiti per strada, specie in prossimità degli incroci o quando il semaforo è rosso.
L’ipotesi è che questi gadget (accendini, portachiavi o talismani portafortuna) nascondano al loro interno micro localizzatori in grado di tracciare i movimenti delle vittime e, al momento giusto, consentire al malfattori di entrare nei loro ambienti e derubarli.
Ed in provincia di Bari, ad esempio, sta circolando un allarme delle forze dell’ordine in cui si legge: «In questi giorni vengono distribuiti dei portachiavi da agganciare all’interno della vostra auto. Le persone ve li offrono gratuitamente presso i parcheggi o i distributori di carburante. Non accettateli. Essi contengono un microchip. Questi delinquenti poi vi seguono fino a casa e vengono a conoscenza dei vostri movimenti per effettuare intrusioni e furti.
Polizia e carabinieri si trovano dunque dinanzi a malviventi davvero supertecnologici capaci addirittura di inserire un trasmettitore GPS ed una fonte di alimentazione di lunga durata nello spazio ridotto di un portachiavi o di qualsiasi altro gadget di piccole dimensioni. Operazione degna della migliori aziende di spionaggio.
Certo è nulla ci sorprenderebbe visto che, negli ultimi tempi, gli stratagemmi adottati dai malviventi per compiere furti o rapine si sono sempre più affinati. Le forze dell’ordine si stanno attrezzando con rilevatori di microspie in grado di evidenziare la presenza di micro sistemi, impossibili da riconosce ad occhio nudo, come nel caso di portachiavi, accendini, portafortuna ed oggetti simili. Stessa cosa possono fare i privati: utilizzare un rilevatore di microspie per bonificare i propri ambienti. Se i tracker sono contenuti in piccolissimi gadget, figurarsi in oggetti più grandi. Questi micro sistemi entrano in casa attraverso pacchi postali, regali, libri e attrezzi di ogni genere. La tutela dei propri ambienti è divenuta d’obbligo.