Le penne sono dall’antichità, oggetti di uso quotidiano. Ce ne sono di tutti i tipi: classiche, tecnologiche, fashion, in materiali preziosi. Hanno spopolato sul mercato ormai da qualche anno le Spy pen Endoacustica, penne che oltre a consentire la normale scrittura, sono in grado di registrare file audio e video di buona qualità consentendo così di immagazzinare lezioni scolastiche, interviste oppure di monitorare situazioni particolari in maniera discreta. Una volta creati i file possono essere esportati in comodità sul pc attraverso un cavo usb in dotazione.
Nonostante la diffusione a tappeto degli elaboratori elettronici in numerose occasioni è necessario ancora l’utilizzo della penna e, abituati come siamo, ai correttori automatici si rischia di fare una pessima figura in quanto a conoscenze grammaticali. Sostituire “per” con “x” o eliminare qualche vocale sarà pressoché scontato. C’è chi ha pensato a questo tipo di problemi di scrittura dando vita a Lernstift, una penna che vibra ogni qual volta rileva che si sta scrivendo qualcosa di sbagliato, sia una singola lettera o una parola intera.
La penna è stata creata da una coppia austriaca dopo aver constatato gli sforzi del figlio per imparare a scrivere. Lo strumento si presenta come una normale biro di colore verde e bianco, ma al suo interno sono impiantati dei sensori in grado di rilevare una serie di variazioni nel modo in cui si formano le parole. Gli errori possono essere segnalati secondo due modalità: «calligrafia» o «ortografia» e nel momento in cui vengono riscontrati, il dispositivo emetterà un ronzio.
A proposito c’è chi parla di “strumento educativo unico ed efficace” e chi invece crede che questo tipo di aggeggi rischiano di “azzerare la nostra perizia grammaticale” . Al momento Lernstift è ancora in fase di sviluppo, ma pare che nelle prossime settimane verrà lanciato un progetto di crowdfunding con lo scopo di raccogliere fondi per commercializzarla su larga scala. Un progetto sicuramente da migliorare che lascia ancora perplessi i linguisti.