Steve Jobs negli anni ’90 regalò ai dipendenti Apple un paio di sneakers bianche con logo sulla linguetta e scritta “Apple” sul fianco. Lo scorso autunno i collaboratori della mela morsicata si sono divertiti ad immaginare tra realtà e fantasia, i prossimi prodotti della grande azienda. Animali domestici robot, occhiali, biciclette innovative e qualcuno ipotizzò anche un paio di scarpe da ginnastica: le iShoes.
L’azienda ha infatti depositato all’Ufficio brevetti Usa la richiesta per un sistema di sensori e connettività inseriti nelle calzature. A differenza degli smartwatch o di altri dispositivi indossabili, le scarpe intelligenti non costituirebbero un’estensione del proprio smartphone, ma sarebbero principalmente uno strumento di self-tracking per corridori o semplici pedoni (si parla anche di stivali). I sensori possono essere inseriti nel tacco oppure assumere la forma di uno strato che attraversa la scarpa. Nel brevetto si legge che le iShoes saranno dotate di accelerometri e sensori di pressione integrati nella suola che consentirebbero il monitoraggio delle proprie prestazioni, ma anche e soprattutto la misurazione di parametri come la postura, la posizione del piede nella scarpa…Si parla anche della misurazione del livello di usura delle scarpe che impedirebbe di indossare scarpe troppo consunte assicurando una postura salutare. I dati, una volta raccolti, verrebbero trasferiti ad altri dispositivi personali come smartphone o tablet. Questa trovata è ritenuta da molti un escamotage per spingere le vendite che potrebbe essere presa in considerazione per molti altri capi di abbigliamento o oggetti di ogni tipo.
I dispositivi indossabili rappresentano un orizzonte di mercato sempre più vicino. Indossare dispositivi è da sempre un elemento prioritario per il controllo e il monitoraggio. Un esempio più vicino al concreto può essere rappresentato da localizzatori GPS o microspie che, grazie alle loro dimensioni ridottissime, possono essere impiantati pressoché ovunque: cinte, cravatte, occhiali, orologi, collane…Le piccole dimensioni non hanno però ridotto le potenzialità, anzi le hanno amplificate.
Il dispositivo DVR “All in one” di Endoacustica, ad esempio, permette la registrazione audio/video e, considerate le sue dimensioni, consente di essere occultato pressoché ovunque. Il DVR è in grado di realizzare file audio e video di alta qualità, grazie al componente video ad alta risoluzione e al potente microfono preamplificato. Non solo, con “All in one” è possibile scattare ottime fotografie ad alta risoluzione, semplicemente con un click.