Canzoni, immagini, video, testi, spostamenti e tutto ciò che di personale può esserci nel nostro smartphone, preso e riportato in un diario auto-scrivente.
E’ questa l’idea che sta alla base del brevetto depositato dal colosso coreano, Samsung e per il quale si sta già lavorando. Una nuova app insomma, evoluzione ed integrazione di altri software già esistenti, in grado di ricreare in forma virtuale la nostra giornata. Una sorta di scatola nera personale che, implementata ai sistemi operativi di smartphone o tablet, potrà redigere un report preciso delle attività effettuate da un soggetto e del tempo da lui dedicato ad ognuna di esse.
Come se fossimo circondati da un gran numero di microspie, il sistema potrebbe rendere noto cosa stiamo facendo, cosa stiamo osservando, dove stiamo andando scrivendolo per noi e per migliaia di utenti potenzialmente connessi alla rete.
Ed è proprio questo ultimo aspetto che potrebbe risultare problematico: le informazioni potrebbero essere rese disponibili a terzi, magari a malintenzionati.
A tal proposito si sta lavorando per rendere efficace il sistema di filtraggio dei dati. Bisognerà aspettare ancora qualche mese per verificare se Samsung ci offrirà una reale scelta di filtraggio o se gli utenti dovranno essere disposti a barattare la propria privacy per un’app di discutibile utilità.