Sembrerebbe una applicazione creata da ladri esperti, invece è stata studiata all’Università dell’Indiana e sviluppata presso il Naval Surface Warfare Center a scopi scientifici. Si tratta di un virus spia, PlaceRaider, che, nascondendosi in applicazioni simili a Instagram e Hipstamatic, è in grado di entrare negli smartphone, scattare foto e creare modelli in 3D degli ambienti in cui i malcapitati vivono o frequentano, con una precisione che consente di osservare nel dettaglio fino agli oggetti. Inoltre, PlaceRaider riuscirebbe anche ad ascoltare in diretta ciò che avviene intorno allo smartphone trasfomrandolo in un vero e proprio cellulare spia. Dunque un occhio indiscreto potrebbe insinuarsi nelle nostre case.
Alla base del progetto ci sono le tecnologie che permettono di far ruotare le immagini visualizzate sui display degli smartphone. Alcune opzioni aggiuntive consentirebbero agli hacker di scattare e ricevere fotografie solo quando si è interessati, capire se lo smartphone è sottosopra o nella tasca del proprietario, silenziare automaticamente i suoni dello scatto e coprire le immagini di anteprima delle foto appena scattate.
Una volta raccolti i dati e le immagini, l’hacker potrà creare un modello 3D degli ambienti in cui si è mosso il possessore del cellulare, osservare con calma gli oggetti e ricavarne informazioni preziose. Per il momento possiamo stare sicuri: la tecnologia è custodita in laboratorio, ma ben presto gli hacker impegnati in operazioni di spionaggio industriale o di sicurezza nazionale o comuni ladri d’appartamento, potrebbero venirne in possesso e dunque sarà necessario adottare delle contromisure.
Per quanto riguarda l’ambiente domestico, sono già stati collaudati sistemi di bonifica ambientale da microspie che permettono di scovare microcamere, microspie e trasmettitori. Intanto non c’è pericolo per gli smartphone dotati di sistemi iOS e Windows Phone in quanto per il momento il virus funziona solo su Android.