In futuro non esisteranno più le chiavi, o meglio, non esisteranno per come le concepiamo oggi. In futuro le vostre stesse mani saranno il vostro mazzo di chiavi. Si è già abituati a sistemi per il controllo accessi, che si basano su lettura e riconoscimento di impronte digitali. È stato realizzato, però, dagli AT&T Labs, il prototipo di un sistema che trasmette delle vibrazioni uniche attraverso le ossa di un utente, raccolte da un ricevitore installato nella maniglia di una porta, che permettono di aprirla automaticamente non appena l’ utente specifico tocca la maniglia stessa. Utilizzando trasduttori piezoelettrici, il sistema potrebbe un giorno essere integrato negli smartphone o orologi da polso per creare porte che si automaticamente sbloccano quando la persona giusta li tocca e che, invece, rimangono chiuse ermeticamente quando qualcun altro cerca di entrare.
Il sistema così realizzato lavora su frequenze che l’uomo non può sentire, ma che potrebbe percepire in una stanza molto silenziosa. Questi segnali acustici viaggiano da un trasduttore piezoelettrico attraverso le ossa umane quasi come le onde sonore vibrano attraverso il cranio e l’orecchio interno per permettere il nostro senso dell’udito. La vibrazione viaggia attraverso il corpo dritta verso la mano, che può inviare il segnale a tutto ciò che tocca. Mettendo un altro trasduttore piezoelettrico nella maniglia della porta, questo sarebbe in grado di identificare la persona che tocca la maniglia, facendo entrare solo le persone autorizzate.
I ricercatori che stanno mettendo a punto questo sistema, inoltre, hanno scoperto che scheletri diversi, con densità ossea e lunghezze diverse, trasmetterebbero i segnali acustici in modi diversi. Ciò significa che solo con la giusta combinazione di segnale e scheletro si può aprire la porta. In altre parole, se qualcuno rubasse il telefono e lo volesse utilizzare per aprire la portiera della vostra auto o la porta di casa, senza la vostra impronta scheletrica unica aggiunta al segnale, non ci riuscirebbe. Si sta studiando, inoltre, un sistema che permetterebbe di inviare email ogni qualvolta qualcuno cerchi di entrare in un edificio in cui non è autorizzato.
Tutto ciò che è davvero sorprendente, soprattutto se si considera che questa tecnologia potrebbe non fermarsi alle serrature ma essere utilizzata anche per automobili o persino per i computer: in poche parole ad utente diverso corrisponderebbero impostazioni diverse, che si sincronizzarebbero ogni qualvolta un certo utente si accede a quell’apparecchio.