Facendo seguito ad un volo inaugurale compiuto con successo nel 2010 con alimentazione fornita da una batteria, il Global Observer, un velivolo senza pilota di tipo HALE (High Altitude, Long Endurance) progettato dalla AeroVironment, ha effettuato l suo primo volo con propulsione a idrogeno.
Il Global Observer ha raggiunto un’altitudine di circa 5000 piedi durante un volo durato quattro ore, che si è svolto lo scorso 11 gennaio presso la base di Edwards in California.
Nel corso delle prossime serie di voli, si lavorerà per renderlo in grado di raggiungere un’altitudine compresa tra i 55000 ed i 65000 piedi (circa 20000 metri), ossia la quota alla quale il Global Observer dovrebbe operare normalmente.
L’obiettivo del programma Global Observer è quello di fornire un flusso costante di immagini utili per la sorveglianza dall’alto, nonché di fungere da piattaforma mobile per le telecomunicazioni, coprendo le aree più remote del nostro pianeta ad un costo notevolmente inferiore rispetto a quello dei normali satelliti attualmente usati, garantendo la copertura di un’area dal diametro di circa 900 chilometri.
Oltre a volare a quote stratosferiche, il velivolo sarà in grado di rimanere in volo per una settimana; accoppiando due aerei di questo tipo in tandem, sarà quindi possibile fornire una copertura equivalente a quella di un satellite a qualsiasi punto della terra, ad un costo che si aggira intorno al 20% di quello di un satellite.
Il Global Observer, ha una apertura alare di circa 175 metri, con una lunghezza di 70 metri, può trasportare un carico fino a circa 180 chilogrammi, grazie alla propulsione ad idrogeno che alimenta quattro motori elettrici; nelle parole del portavoce della AeroVironment, è “il primo sistema progettato per mantenere un occhio costante, 24 ore al giorno, ed un continuo mezzo di collegamento, con qualsiasi punto del nostro pianeta, per tutto il tempo necessario”.