Come abbiamo visto in decine e decine di film di spionaggio, quando una spia o un agente di polizia vuole intercettare le telefonate di un sospetto o di una spia nemica, uno dei trucchi più comuni è quello di fingersi un operaio della compagnia dei telefoni, o un elettricista, ed intrufolarsi nella casa o nell’androne del proprio bersaglio per una presunta “riparazione” che invece serve a piantare una microspia o un microfono nascosto.
Al giorno d’oggi, se per intercettare un telefono cellulare non è sempre necessario avvicinarsi materialmente al telefono stesso, ma basta disporre delle giuste apparecchiature per captare la conversazione attraverso le onde radio, per le intercettazioni da linea telefonica fissa, bisogna ancora ricorrere a trucchi da film per piazzare un trasmettitore sui cavi della linea telefonica o all’interno dell’apparecchio di casa.
In questo senso, l’uso di una microspia telefonica occultata, ad esempio, sulla presa del telefono, consente di ascoltare le conversazioni che si svolgono su tutti i telefoni che usano quella linea, e mediante il suo piccolo trasmettitore UHF nascosto all’interno della presa stessa, di trasmetterne il contenuto via radio ad un ascoltatore appostato a distanza e dotato di apposito ricevitore.
Il trasmettitore UHF, tra l’altro, viene alimentato direttamente dal leggerissimo flusso di corrente che passa attraverso la linea telefonica, pertanto non c’è bisogno di sostituirne le batterie o preoccuparsi che esse possano esaurirsi.
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