I cavi che trasportano elettricità arrivano quasi ovunque, per portare l’energia nelle nostre case e nei nostri uffici. Ma per chi è impegnato in zone di guerra, avere accesso alle linee elettriche può significare spesso la salvezza.
Ad esempio, i soldati americani impegnati in zone desertiche o montagnose, come in Iraq o Afghanistan, possono trovarsi ad affrontare seri problemi se la loro dotazione di strumenti elettronici (computers portatili, navigatori satellitari e sensori vari) dovesse ritrovarsi con le batterie scariche e senza la possibilità di agganciarsi ad una presa elettrica per ricaricarle.
Per fornire energia in situazioni del genere, un ingegnere di un laboratorio di ricerca della USAF a Dayton, Ohio ha creato RAPS (Remote Auxiliary Power System), un’apparecchiatura che consiste essenzialmente di un gancio, di una piccola lama e di un cavo.
Quando ci si trova in prossimità di un cavo che trasporta elettricità da un paese all’altro, o dalla linea elettrica ad una casa, chi usa il RAPS non dovrà fare altro che agganciarlo al cavo. La piccola lama in esso contenuta pratica una piccola incisione nella guaina che riveste il cavo, ed una superficie conduttiva nella parte interna del gancio entra in contatto con il cavo scoperto, raccogliendo elettricità.
L’energia viene dunque convogliata mediante un altro cavo protetto, direttamente verso un trasformatore che converte l’energia da alternata a continua, usandola per ricaricare le batterie di qualsiasi apparecchio venga ad esso collegato.
Il RAPS è stato testato anche per essere utilizzato con cattivo tempo, quando la pioggia bagna i cavi ed agganciarsi ad un cavo dell’alta tensione potrebbe non essere un esercizio altamente raccomandabile. Anche in occasioni del genere, i soldati potranno fornire energia ai loro strumenti, per restare in comunicazione con i commilitoni e per proteggersi dai pericoli della guerra.