Sebbene in Italia il governo Berlusconi, tra uno scandalo sessuale e l’altro, stia tentando di mettere un freno alle intercettazioni, limitandone la durata nel tempo, fortunatamente questo strumento investigativo è ancora in uso senza troppe restrizioni che farebbero soltanto il gioco dei criminali.
Quando un magistrato ordina un’operazione di intercettazione ambientale o telefonica, pertanto, attualmente si sa quando tale operazione inizierà, ma non quando terminerà. Questo fatto pone un problema da molti sottovalutato quando si parla della durata delle intercettazioni, ossia il problema di come garantire il funzionamento delle microspie.
Generalmente, le cimici per l’ascolto clandestino sono alimentate a batteria e trasmettono via radio, o via rete telefonica se si tratta di microspie GSM dotate di una scheda SIM come quella di un comune cellulare. La trasmissione via telefono è particolarmente dispendiosa dal punto di vista del consumo della batteria.
Pertanto, ove possibile è consigliato utilizzare una microspia dotata di un apposito alimentatore, da collegare direttamente ai cavi della rete elettrica, dai quali con un consumo di energia assolutamente ridottissimo sarà possibile fornire alimentazione alle vostre microspie in maniera continua, per mesi e mesi.
Grazie alle sue dimensioni minuscole, occultarlo non rappresenta un problema, ad esempio all’interno di una scatola elettrica o di un interruttore. In questo modo, i microfoni nascosti collegati all’alimentatore potranno garantire un ascolto continuo, perfetto per operazioni di sorveglianza a lunga durata, durante le quali è importante garantire una copertura continua dell’ambiente da intercettare.
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