Come ben sanno coloro che leggono questo blog, spesso ci troviamo a commentare sulle nuove creazioni dei cervelloni del DARPA, il ramo del Dipartimento della Difesa americano che si occupa di ricerca ai fini militari, e che ricopre un ruolo importante per far sì che gli Stati Uniti abbiano un significativo vantaggio tecnologico e strategico nei confronti dei loro possibili nemici.
Pertanto, qualsiasi novità che venga dal DARPA non ci stupisce ormai più di tanto. Una menzione d’onore, però, va certamente assegnata al DiscRotor, un veicolo VTOL (Vertical Takeoff and Landing) che rappresenta una sorta di ibrido tra un aereo ed un elicottero, le cui pale sono montate su una sorta di disco. Una volta completato il decollo verticale, le pale possono scomparire all’interno del disco, e il DiscRotor può pertanto volare come un normale aereo, usando il disco come una sorta di ala supplementare; in fase di atterraggio, invece, sarebbe possibile usare di nuovo le pale per l’atterraggio verticale, specialmente se tale operazione va compiuta in luoghi impervi dove non c’è abbastanza spazio da consentire l’atterraggio di un comune aereo.
Questo significa quindi che, grazie al DiscRotor, la velocità di un’operazione, ad esempio, di evacuazione truppe da un ambiente difficile verrebbe sensibilmente ridotta, grazie alla maggiore velocità di crociera del DiscRotor senza pale rispetto a quella di un elicottero convenzionale.
Attualmente, il progetto è ancora nella sua fase iniziale, insieme a migliaia di altri progetti altamente tecnologici che il DARPA studia continuamente. Chissà se un giorno riusciremo a vedere questo strano oggetto solcare i nostri cieli come un comune aereo, per poi improvvisamente fermarsi, tirare fuori le pale ed atterrare comodamente, proprio come se fosse un normale elicottero.