Se in Italia hanno fatto scalpore le registrazioni effettuate da una escort durante i suoi incontri con il Presidente del Consiglio, che l’apparato di stampa a difesa di Berlusconi tentava di far passare come illegali, negli USA, e più precisamente nello stato di New York, una Corte d’Appello ha appena sentenziato che registrare le conversazioni private tramite telefono cellulare è legale, se l’atto viene compiuto per una buona ragione.
Durante una causa civile per una eredità contestata, in cui i figli di un’anziana donna deceduta si contendevano le proprietà della stessa, uno di essi ha portato come prova a suo favore la registrazione nascosta di una conversazione tra vari membri della famiglia, compresa la madre stessa, in cui quest’ultima dava disposizioni in merito a cosa fare delle sue proprietà immobiliari dopo la sua morte, avvenuta pochi giorni dopo la conversazione stessa.
Per rafforzare la propria posizione e far sì che le volontà della madre venissero rispettate, il figlio ha presentato tale registrazione, effettuata tramite una semplicissima applicazione iPhone del costo di un dollaro circa. Il patrigno si è opposto all’uso di tale prova, querelando a sua volta il figliastro per aver effettuato una registrazione illegale, ma il giudice ha dato ragione a quest’ultimo in quanto la conversazione non era stata registrata con intenzioni ricattatorie od altro, ma semplicemente per fare in modo che le ultime volontà di sua madre venissero rispettate.
Questa decisione potrebbe aprire scenari nuovi per quanto riguarda l’uso in sede legale di registrazioni effettuate senza il consenso di tutte le parti coinvolte, introducendo un elemento di novità rappresentato dall’intenzione con cui tali registrazioni vengono raccolte. Certo, se Berlusconi capitasse nello Stato di New York, dovrebbe stare molto attento a chi frequenta…