Come dicevamo ieri, le possibilità di intercettare le conversazioni di un sospetto da parte delle forze dell’ordine sono svariate, anche se a volte bisogna fare i conti con un po’ di rischi se non si è in grado di usare microspie per intercettazioni telefoniche.
Se non si ha la possibilità di appostarsi nelle immediate vicinanze del sospetto per captarne le conversazioni, la tecnologia di sorveglianza ci viene comunque in aiuto, ad esempio grazie ai microfoni direzionali spia.
I microfoni direzionali sono dei microfoni ad alta sensibilità, con un raggio d’azione che può andare da alcune decine di metri fino a superare il chilometro e mezzo per i modelli laser. Nel primo caso, ci si può appostare in un’automobile dietro una siepe per captare, tanto per fare un esempio, le conversazioni di uno spacciatore di droga nascosto in un parco e dei suoi clienti.
Il microfono laser
Nel caso invece in cui le persone le cui conversazioni si vogliano captare si nascondono in un luogo apparentemente sicuro, come un appartamento privato o la stanza di un albergo, e non sia possibile avvicinarsi, la soluzione adatta è il microfono laser. Come dice il nome stesso, tale microfono usa un fascio di luce laser, con un raggio d’azione di circa un miglio.
Per usarlo, basta puntare il fascio laser in direzione della finestra dietro la quale sono nascosti i nostri sospetti. A quel punto, il raggio laser leggerà le vibrazioni prodotte dalla voce umana sul vetro della finestra, traducendole in voci e suoni e ritrasmettendole agli agenti appostati a distanza di tutta sicurezza, che potranno registrarle ed usarle come prova.
Le possibilità di uso dei microfoni direzionali a lunga distanza come il microfono laser sono svariate, per scoprirle vi invitiamo a visitare il sito di Endoacustica e a contattare i nostri esperti.