Quando si usa un sistema televisivo a circuito chiuso, in caso di eventi particolari bisogna spesso osservare attentamente ore ed ore di filmati apparentemente uguali a se stessi, per trovare quei pochi secondi in cui accade qualcosa di rilevante e cercare di ottenere indizi o informazioni da quelle scarse, e spesso sfocate, immagini, con il rischio di perdere dettagli importanti a causa di un comprensibile calo di concentrazione.
Allo scopo di evitare di perdere dettagli che possano rivelarsi importanti ai fini di una indagine, la Hebrew University di Gerusalemme ha sviluppato un programma di analisi per filmati di videosorveglianza.
Tale programma analizza rapidamente i filmati ripresi da una telecamera di sorveglianza, ad esempio in una notte nella quale si è verificato qualcosa di rilevante, condensando il tutto in pochi minuti nei quali vengono contenuti soltanto eventi rilevanti; tutto questo grazie ad un algoritmo capace di distinguere tra immagini fisse ed immagini che contengono delle parti in movimento.
In pratica, il programma non fa altro che eliminare tutte quelle ore in cui non succede assolutamente nulla all’interno del campo visivo della telecamera, salvando soltanto i momenti in cui le telecamere rilevano un movimento. In questo modo, chi analizza il filmato può, nel momento in cui dovesse trovare qualcosa di importante, ritornare al filmato originario e visualizzarlo normalmente per collocarlo in un determinato contesto.
Questo genere di programma potrebbe trovare applicazione per la sorveglianza di luoghi dove non è previsto esserci alcun movimento durante la notte, quali ad esempio le sale di un museo, mentre potrebbe rivelarsi di scarsa utilità per la sorveglianza, ad esempio, di aree all’interno delle quali si muovono dei camion, come un’azienda di trasporti che lavora di notte.