I sistemi di localizzazione GPS per auto non servono soltanto per trovare la strada di casa, per evitare le code o per rintracciare una persona sotto sorveglianza, ma entro pochi anni serviranno anche per localizzare gli aerei in volo.
Infatti, la Federal Aviation Administration americana, d’accordo con l’amministrazione Obama, ha emesso delle linee guida secondo le quali, entro il 2020, gli aerei dovranno avere a bordo un sistema di posizionamento GPS per poter avere accesso allo spazio aereo americano, atterrando negli aeroporti più affollati.
Grazie a questo sistema, gli aerei invieranno la loro posizione costantemente al centro di controllo e ad altri aerei nella zona, dando ai controllori di volo un quadro più aggiornato rispetto a quello degli odierni sistemi radar.
Infatti, grazie al GPS gli aerei potranno inviare la loro posizione ogni secondo, al contrario di quanto avviene ora con i radar, che aggiornano la posizione degli aerei nel loro raggio d’azione con un intervallo di alcuni secondi.
Inoltre, così facendo sarà l’aereo ad inviare la propria posizione al centro di controllo, e non quest’ultimo a rilevare gli aerei nella propria zona di copertura. Ma la vera novità sta nel fatto che, se l’aeromobile verrà dotato delle apparecchiature necessarie, il pilota sarà in grado di vedere esattamente ciò che i controllori vedono, compresi soprattutto gli altri aerei in zona, diminuendo drasticamente il rischio di collisioni sia in aria che, soprattutto, durante la fase di decollo o atterraggio.
Insomma, nonostante il sistema di posizionamento GPS sia visto da più parti come una moderna versione del Grande Fratello in grado di monitorare cose e persone in ogni momento, se usato in applicazioni di questo genere, esso non può che essere utile per la sicurezza dei nostri viaggi e, in ultima analisi, nelle nostre vite.