Sembra uscita da un film tipo Terminator, invece potrebbe presto diventare realtà. Il Ministero della Difesa USA sta effettuando delle ricerche allo scopo di creare delle falene cyborg, ossia degli insetti all’interno dei quali, quando essi si trovano ancora allo stato larvale, vengono impiantati dei microscopici elettrodi e un chip di controllo. La ricerca è stata presentata alla conferenza ISSCC (International Solid State Circuits Conference).
Grazie a questi elettrodi e ad un microscopico trasmettitore radio a bassissima potenza, sarà possibile controllare il volo delle falene, le quali, trasformate in piccolissimi robot e controllate a distanza, saranno in grado di trasmettere immagini o suoni, utilizzabili ad esempio per operazioni di sorveglianza o, installando dei piccolissimi sensori antigas, per la prevenzione di disastri naturali o altro.
L’energia per alimentare questi microscopici componenti elettronici sarà generata direttamente dalle falene stesse grazie al loro movimento. I componenti dovranno avere un peso ed un ingombro veramente microscopici, in quanto il peso medio di una falena è di circa 2.5 grammi, e sovraccaricarle di peso equivarrebbe a renderle impossibilitate a volare. Il consumo energetico dovrà essere ugualmente ridotto, per poter funzionare grazie al movimento della falena stessa.
In breve, la falena viene comandata tramite tre diversi chips: il primo è un microscopico apparecchio radio ricetrasmittente, collegato ad un neurostimulatore al tungsteno. Quando la radio riceve un comando, lo stimolatore manda un impulso al tessuto nervoso della falena, inducendola a muoversi in ua determinata direzione.
Il secondo chip è un processore che trasforma i dati raccolti dalla falena in segnali radio da inviare alla stazione ricevente; il terzo chip invece è il vero e proprio motore, ossia quello che trasforma il movimento della falena in energia per alimentare l’intero sistema installato al suo interno, trasformando le vibrazioni causate dal volo in energia meccanica ed elettrica.