Nessuno sembra rendersi conto dello sforzo a cui sono sottoposte le batterie che alimentano i nostri apparecchi elettronici, specialmente mentre i nostri lettori MP3, telefoni cellulari e le ultime novità diventano sempre più potenti, richiedendo sempre maggiore energia per il loro funzionamento.
Pertanto, le normali batterie ricaricabili al litio hanno vita difficile, e proprio per migliorarne le prestazioni in maniera significativa, un team di ricercatori del Georgia Institute of Technology sta lavorando ad un nuovo tipo di elettrodi basati su materiali compositi al silicio.
Attualmente, gli elettrodi delle batterie al litio sono composti di grafite, e generano corrente elettrica trasferendo ioni di litio tra l’anodo ed il catodo. Gli elettrodi al silicio possono effettuare questo trasferimento ad una velocità dieci volte superiore, aumentando di dieci volte anche la capacità della batteria stessa, e ovviamente la sua durata.
Il problema, in questa fase della ricerca, sembra essere la stabilità delle prestazioni di questo nuovo tipo di elettrodi; infatti, ad ogni fase di carica e ricarica il materiale di cui sono composti gli elettrodi si espande e contrae. Se si sostituisse una particella di grafite con una di silicio delle stesse dimensioni, tale espansione e contrazione finirebbe ben presto con lo spaccare l’elettrodo.
I ricercatori stanno comunque lavorando in tale direzione, usando dei nanomateriali che oltre a risolvere questo problema, consentono di immagazzinare una maggior quantità di energia in una batteria più piccola, e quindi di aumentare considerevolmente (appunto, fino a 10 volte) la potenza e capacità di una batteria mantenendone le dimensioni.
In un futuro non troppo distante, le batterie dei nostri cellulari, ad esempio, oltre a diventare sempre più piccole, potrebbero essere ricaricate soltanto una volta ogni mese o due: così potrete tranquillamente dimenticare il vostro caricabatterie a casa quando partite per un viaggio!