Soprassedere sull’importanza delle informazioni nel ventunesimo secolo è un errore molto comune: basta una fuga di notizie per mettere in ginocchio aziende solide o per rovinare partnership.
Chi si occupa di sicurezza conosce molto bene questo tema e ne combatte le delicatezze attraverso una serie di strumenti ad hoc: i dispositivi di protezione delle conversazioni.
Questo termine ombrello serve a racchiudere una vasta gamma di strumenti e dispositivi diversi, spesso completamente ignorati da chi non è addetto ai lavori. Gli scopi rimangono mediamente gli stessi: evitare fughe di notizie da situazioni private attraverso un controllo ed una gestione attenta tanto dello spettro sonoro quanto dei sistemi di comunicazioni utilizzati in dati luoghi.
Presupposta la vastità dell’argomento, è tempo di andare a vedere più da vicino quanta strumentazione esiste in questo universo concentrandoci però su quelli che sono i migliori dispositivi di protezione delle conversazioni in circolazione, senza dimenticare l’importanza di un buon jammer multiuso.
Perché i dispositivi di protezione delle conversazioni sono così importanti?
Numeri alla mano è impossibile ignorare come la crescente disponibilità di dispositivi legati alle intercettazioni ambientali abbia portato ad una maggiore semplicità di violazioni della privacy.
Al giorno d’oggi acquistare una microspia GSM o un micro registratore spia è più facile che mai: basta raggiungere un negozio specializzato e trovare il prodotto che più si confà ai propri desideri.
Dati questi presupposti acquistano grandissima importanza gli strumenti per il controspionaggio sotto forma di dispositivi di protezione delle conversazioni.
In questo caso parliamo di apparecchi e congegni creati appositamente per contrastare in maniera efficace microspie, registratori e chi più ne ha più ne metta.
Attenzione ad un elemento: non parliamo di strumenti votati alla bonifica del luogo dalle microspie ma di dispositivi di protezione delle conversazioni che servono a rendere inutile la loro presenza.
Dai disturbatori ultrasonici per falsare le registrazioni ai jammer per impedire le comunicazioni GSM delle apposite microspie, senza poi dimenticare i sistemi per disattivare i microfoni dei telefoni cellulari; i dispositivi di protezione delle conversazioni hanno approcci diversi in base allo scopo specifico che servono.
Parola d’ordine: semplicità d’utilizzo
Una cosa che non tutti sanno (e che ancora meno si aspettano) è quanto è semplice utilizzare questi dispositivi per la protezione delle conversazioni.
I disturbatori di microfoni laser, ad esempio, vanno applicati sulle finestre esposte ad occhi esterni mentre i jammer omnidirezionali si possono posizionare anche al centro di un tavolo.
Perché tutta questa semplicità d’uso? La scelta di puntare alla massima facilita’ di utilizzo per dispositivi di questo tipo serve a rendere immediata la protezione, anche in situazioni di emergenza.
Chi dovrebbe acquistare dispositivi di protezione comunicazioni?
Chi dovrebbe dotarsi nel proprio quotidiano di dispositivi per proteggersi da intercettazioni e spionaggio? Per quanto una volta questo genere di operazioni sarebbero state limitate a top manager aziendali, consigli di amministrazioni o politici, al giorno d’oggi i dispositivi per spiare il prossimo sono diventati molto più comuni.
Questo significa che anche in contesti familiari c’è il rischio concreto di vedere microspie, registratori spia e così via; poiché non sempre si può ricorrere alla procedura di bonifica (specie perché molto più difficile da giustificare all’altra persona), utilizzare uno strumento ad hoc per situazioni simili è un toccasana.
Gli utilizzi professionali dei dispositivi di protezione delle conversazioni sono indispensabili per chi è in una posizione di esposizione mediatica (come un VIP); sistemi del genere sono perfetti per proteggersi da eventuali registrazioni fatte di nascosto, magari dietro la promessa delle “telecamere spente”
Come funziona un dispositivo per la protezione delle conversazioni?
Molto interessante è l’universo tecnologico che esiste dietro i dispositivi per la protezione delle conversazioni. Jammer, disturbatori e sistemi per la soppressione o la disattivazione dei microfoni fanno uso di tecnologie avanzate ad alta efficienza, riuscendo a soddisfare i loro obbiettivi con una certezza praticamente assoluta.
Un esempio è dato dal funzionamento di un disturbatore omnidirezionale, ovvero uno dei più potenti dispositivi di protezione delle conversazioni in circolazione.
Questo non è altro che un disturbatore jammer molto silenzioso capace di rendere inudibili le conversazioni più riservate a microfoni e sistemi di intercettazione.
Il dispositivo sfrutta dei segnali di inibizione microfonica che non sono udibili da orecchie normali, usando il range degli ultrasuoni non udibili, per trasformare qualsiasi registrazione in un file audio pieno di rumore da cui è impossibile carpire qualsiasi tipo di informazione.
Il rumore in questione poi non risulta filtrabile da alcun sistema di post produzione grazie ad una generazione modulare dei segnali di inibizione microfonica; un accorgimento che rende la vita difficile a chiunque tenti di aggirare le contromisure utilizzate. Un dispositivo di questo genere si può attivare a distanza tramite un telecomando ed ha un campo di azione a 360° con un raggio di circa 7 metri: basta posizionarlo al centro di un tavolo per risolvere il problema.
Gli altri dispositivi si basano su principi simili: da contenitori che attivano sistemi di soppressione microfonica una volta posti vicino a smartphone generatori acustici di rumore bianco che impedisce l’utilizzo di microspie all’interno di muri o contenitori. Questi sono solo alcuni esempi di dispositivi di protezione delle conversazioni, senza prendere in esami i sistemi anti microfoni laser o gli strumenti per effettuare conversazioni telefoniche ad alto grado di sicurezza.