L’anno appena trascorso è stato uno tra i più colpiti da azioni di pirateria mobile. Gli attacchi riguardano soprattutto il settore finanziario e quello delle criptovalute. D’altronde non c’è da stupirsene, visto che contestualmente alla creazione di nuovi prodotti finanziari la voglia di frodare il prossimo è forte.
Studi recenti possono aiutarci a capire l’entità del fenomeno “cybercrime”
Secondo un’indagine condotta dalla Check Point Software Technology, azienda leader nel campo della cybersecurity, lo scorso anno 2 aziende su 10 hanno subito un attacco hacker. Più della metà degli intervistati ha ammesso di essere a conoscenza del rischio di sottrazione dati da smartphone, rispetto ad a desktop o laptop. Un 60% di loro ha, inoltre, avanzato dubbi riguardo all’efficacia dei sistemi di sicurezza interni, vuoi per mancanza di budget vuoi per inesperienza del personale addetto. In ogni caso, è emerso il bisogno di dotarsi di strumenti, risorse finanziarie e personale qualificato per debellare i fenomeni di hackeraggio da smartphone.
Criptovalute. A quanto pare la sicurezza mobile non è proprio il loro forte!
Torniamo al discorso dei settori economici più colpiti dal cybercrime introdotto in apertura, ovvero di quello finanziario e della cryptocurrency in particolare. Bene. Il 26 gennaio di quest’anno la piattaforma giapponese di scambio di criptovalute, la Coincheck, ha rivelato al mondo intero di essere stata derubata di 523milioni in NEM, a seguito di azioni di hackeraggio compiute ai danni della società. Questo la dice lunga sull’utilizzo incauto di smartphone e tablet utilizzati in operazioni di questo tipo?
Tranquilli, una soluzione esiste ed è a portata di mano
Abbiamo messo a punto degli smartphone dotati di sistemi di criptaggio in grado di contenere i rischi di hackeraggio mobile in ambito finanziario. Un esempio tra tutti, lo smartphone criptato Zimmermann i quali, oltre a garantire chiamate e messaggi sicuri, si è rivelato ideale nel garantire la sicurezza nella gestione di portafogli di criptovaluta. Detta in parole povere, ci troviamo finalmente al cospetto di un dispositivo efficacissimo, capace di garantire una protezione pressoché totale contro le più comuni minacce di furto mobile dei dati.