Si sa, dallo smartphone pretendiamo sempre di più. Fotocamere sempre più potenti, ad altissima risoluzione per immagini perfette a portata di mano. Ma non è ancora abbastanza. La nuova frontiera della fotografia smartphone è il sensore a infrarossi.
Si chiama Quark, la prima termocamera a infrarossi per dispositivi mobili, presentata dall’azienda americana Flir, durante la fiera annuale dell’Association for Unmanned Vehicle Systems International (AUVSI) , dedicata a droni e robot.
La telecamera è simile ai modelli montati sui droni, caschi e visori militari ma di dimensioni ancora più piccole. Il primo prototipo è formato da una cover per l’iPhone che segue il profilo del telefono sporgendo di pochi centimetri sulla parte superiore, dove si trova l’obiettivo. Il dispositivo infatti non trasforma la fotocamera dell’iPhone ma ha un obiettivo tutto suo largo circa due centimetri. Al momento la qualità è abbastanza bassa, 0,3 megapixel, il prototipo punta a valutare lo spazio che potrebbe avere sul mercato.
In campo professionale e militare, la fotografia a infrarossi è già ampiamente usata e ambita. Esistono diversi sistemi che permettono l’osservazione IR attraverso dei piccoli oggetti di uso quotidiano facilmente occultabili. Ma anche altri settori ne stanno sfruttando le qualità. In edilizia viene usata per rilevare dispersioni, infiltrazioni di acqua o perdite da tubi, nel campo medico per la diagnosi del tumore alla mammella e in elettronica per identificare guasti all’interno di un circuito elettrico.
Al momento il progetto sperimentale potrà trovare spazio solo se la domanda sarà alta permettendo l’abbattimento dei costi, ora troppo elevati. Inoltre la qualità molto bassa non consente di scattare foto da mettere in bella mostra. Gli infrarossi comunque hanno mosso i primi passi.