Centoventimila all’anno, diecimila al mese i cellulari sottratti illegalmente (o anche perduti). Questi i numeri della patria dei ladri di telefonini, smartphone e tablet: Londra.
Il sindaco, Boris Johnson, e le forze dell’ordine sono davvero preoccupati per il peso di queste statistiche e hanno chiesto alle stesse aziende produttrici dei dispositivi di indagare su ciò che avviene. In particolare è stato chiesto ad Apple, Samsung e Microsoft di studiare qual’è il meccanismo per la disabilitazione degli smartphone di illecita o di dubbia provenienza.
Il caso
Il caso è nato da un ragazzo che in un anno si è presentato ben 170 volte nel grande store della Apple in Regent Street chiedendo e ottenendo la sostituzione del “suo” iPhone puntualmente ammaccato. Ad ogni richiesta ha ottenuto uno smartphone nuovo di zecca. Ma chiaramente la situazione ha incuriosito i gestori, anche perché non si trattava di un caso unico e, circostanze molto simili, si erano verificate anche in casa Samsung.
La soluzione
I tre colossi, tirati in causa dalle autorità, hanno proposto un “Kill switch”, una opzione, attivabile anche da lontano, che “uccide” il cellulare e lo rende inservibile. Allo stesso tempo il telefono è riconoscibile come prodotto sottratto al suo legittimo proprietario (una evoluzione della applicazione già presente «Trova il mio iPhone»). Questa soluzione impedisce ai furfanti, come nel caso sudescritto, di farla franca e addirittura di ritrovarsi, con un telefonino nuovo e bello impacchettato. Non è chiaro se tutte le case produttrici abbiano accettato l’opzione.
Contro i ladri di smartphone & co ci sono battaglie in corso in diverse parti del mondo; la polizia americana annota 113 cellulari sottratti illegalmente (o anche perduti) ogni minuto, per un totale di 162 mila al giorno. Guerra ai ladri insomma, le idee e i mezzi per realizzare il “kill switch” ci sono, ma chissà se le multinazionali agiranno in fretta e di comune accordo.
Intanto non si può stare con le mani in mano. Esistono in commercio mezzi efficienti per evitare che il nostro smartphone vada perduto, insieme a tutti i dati sensibili contenuti. Tra i più affidabili sistemi c’è sicuramente un software spia proposto da Endoacustica Europe. Si tratta di un programmino che si installa comodamente sul cellulare e permette di ricevere su un altro smartphone predefinito (chiamato pilota) la posizione GPS dello stesso.
Conclusioni
Insomma qualora il furto avvenga sarà possibile sapere in pochi minuti dove si trova il cellulare e dunque riaverlo tra le mani in pochissimo tempo. Una soluzione adottata già da molti dato l’elevato numero di dati personali contenuti nei dispositivi. La perdita di queste informazioni potrebbe arrecare danni ben superiori rispetto alla sottrazione stessa del cellulare.