Un gruppo di fisici di Edimburgo promettono una rivoluzione imminente nel settore della sicurezza e non solo. Al centro del loro progetto ci sarebbe un dispositivo in grado di esaminare un veicolo o un particolare oggetto anche ad un chilometro di distanza.
La tecnologia utilizzata si chiama “time of flight” ed è già stata adottata per i sistemi “auto senza guidatore”, che però hanno avuto problemi nel percepire gli oggetti più lontani. E la precisione a lunga distanza sarebbe proprio la caratteristica di vanto del nuovo prodotto che esalta una possibilità di errore al massimo di un millimetro.
Vediamo come funziona: l’oggetto che si vuole scovare viene colpito da un raggio laser infrarosso a basso voltaggio e, in base al “tempo di volo”, quindi alla velocità di ritorno della luce (oltre che a un software di image processing), viene effettuata una ricostruzione molto accurata.
Gli ideatori sperano di poter arrivare a captare fino ad un raggio di 10 Km se otterranno l’autorizzazione a procedere, e chiaramente anche i finanziamenti necessari. Sempre i progettisti dello scanner ritengono che grazie a future correzioni apportate al processore di immagini si potrà arrivare a misurare anche la velocità e la direzione di un oggetto. Lo strumento potrà certamente avere impiego in campo militare, nelle aree di guerra o per prevenire il rischio di terrorismo.
Resta ancora un limite nell’impiego dello scanner: esso non capta la pelle umana poiché questa reagisce diversamente, un volta colpita dal laser, rispetto agli altri materiali, rimandando un’immagine poco chiara. Dunque per tenere sotto controllo a lunga distanza gli esseri umani e i loro movimenti dovremo ancora far ricorso alle microspie GSM, strumenti che permettono di ascoltare da qualsiasi distanza e che, attraverso potenti software, offrono la possibilità di eliminare anche eventuali rumori esterni (rumori, fruscii..). Insomma il campo della sicurezza e della sorveglianza non conosce più confini sia di tempo che di spazio.