Sostenitori della privacy, tenetevi forte! In Giappone è stato messo a punto un nuovo strumento di videosorveglianza che identifica i volti scansionando milioni di immagini al secondo.
La Hitachi Kokusai Electric ha dimostrato come questo nuovo sistema può comparare un’immagine catturata con un telefono cellulare, dalle telecamere di sorveglianza o da altri sistemi di registrazione, come la microspia video 3G, con 36 milioni di immagini al secondo, fino a trovare una perfetta corrispondenza dei volti.
Mentre la risoluzione minima richiesta per l’identificazione è di almeno 40×40 pixel, il software del sistema permette il riconoscimento facciale anche nel caso in cui i volti siano inclinati orizzontalmente o verticalmente fino a 30 gradi.
Il software, inoltre permette di identificare i volti in video di sorveglianza in cui sono registrati, il che significa che gli utenti che ricorreranno a questa apparecchiatura potranno vedere cosa quella persona stava facendo prima e dopo il fermo immagine.
Cosa significa tutto ciò? Che la più grande barriera della videosorveglianza è stata superata. Non ci sarà più bisogno di osservare estenuanti ore di video registrati dalle telecamere nascoste per trovare ciò che si vuole.
La potenza di questo sistema sta nella capacità del suo algoritmo nel raggruppare volti simili tra loro, restituendo i risultati come miniature disposte a griglia, dalle quali si possono così agevolmente rimuovere risultati ritenuti sbagliati o non perfettamente corrispondenti.
È facile intuire come gli scenari che si aprono per il suo utilizzo sono infiniti. La polizia, per esempio, potrebbe riuscire ad incastrare criminali da vecchi video o scovarli in mezzo a grandi folle. O, ancora, sarà possibile cogliere in flagrante un ladro che ha commesso diversi furti nella stessa attività commerciale, riuscendo a scoprire in maniera molto veloce quante volte quella persona è stata in quel negozio.
La società produttrice ha fatto sapere che il prodotto sarà disponibile dal prossimo anno fiscale e sarà sua cura verificare i clienti affinché ne facciano un uso appropriato. Saranno disponibili anche personalizzazioni, in base alle esigenze, del prodotto, che viene riservato soprattutto a forze dell’ordine, grandi centri commerciali o aziende.
Farà, quindi, discutere per la questioni della privacy, ma i legislatori non tarderanno a emanare una normativa appropriata, visto che anche le altre aziende attiva nell’ambito della videosorveglianza stanno seguendo la stessa direzione di sviluppo.