Finalmente è stata riconosciuta dai britannici la proprietà di una pietra spia che nel 2006 fu utilizzata per raccogliere informazioni.
Sembra una storia assurda ma il governo britannico non si è servito di microspie bensì di una pietra (finta) per nascondere un apparato elettronico al suo interno e riuscire a trasmettere informazioni top secret. L’arcano è stato svelato dopo che i servizi segreti russi installarono delle telecamere a ridosso della pietra cominciando così le intercettazioni:
In un primo video raccolto si nota un cittadino britannico passeggiare più volte vicino alla pietra in un parco moscovita.
Inoltre, secondo alcune riprese, emerge che un uomo prende prima a calci la pietra e subito dopo, con un gesto fulmineo la raccoglie e la porta via.
Infine in un terzo filmato viene svelato l’intrigo: la pietra celava al suo interno un dispositivo tecnologicamente avanzato in grado di ricevere dati trasmessi da un palmare.
Sostanzialmente gli informatori degli inglesi si avvicinavano alla fantomatica pietra per lanciare i messaggi ed in un secondo momento gli 007 di Sua Maestà, recuperavano i dati e li scaricavano sui propri supporti.
Sembra un tuffo nel passato, ai tempi della “dead letter drop” in versione moderna, quando gli informatori si recavano in un luogo lasciando un messaggio scritto oppure un oggetto o altro.
Inizialmente, quando Mosca smascherò il trucco, la Gran Bretagna reagì sostenendo che fossero solo fantasie e solo ora, a distanza di ben 6 anni, un collaboratore dell’ex Ministro Tony Blair ha riconosciuto l’accaduto dando conferma sulla veridicità.
La pietra spia a raggi X però non è stata utilizzata solo dalle spie inglesi: ad oggi, come rivelano recenti scoperte, anche unità speciali della Marina americana le utilizzava per sorvegliare le coste somale e gli israeliani le utilizzavano in Libano per sorvegliare l’Hezbollah e molte di queste erano dotate di una tecnologia più avanzata, in grado di attivare dispositivi di autodistruzione.