La Northrop Grumman, gigante dell’industria aerospaziale americana, ha presentato il suo nuovo velivolo spia, denominato Firebird.
In grado di volare a circa 10mila metri di altezza, può raccogliere filmati dall’alto, effettuare scansioni radar ad ampio raggio e può anche essere usato come sistema volante per le intercettazioni telefoniche.
La sua particolarità risiede nel fatto che queste operazioni possono essere compiute sia guidato da un pilota in carne ed ossa, che operando in maniera automatica come un qualsiasi altro drone o UAV (Unmanned Aerial Vehicle). Per passare da una modalità all’altra, bastano delle lievi modifiche che possono essere apportate nel giro di pochi minuti.
Il Firebird nasce essenzialmente come aereo spia per ricognizioni dall’alto, ma secondo fonti della Northrop, sarà possibile anche trasformarlo in un vero e proprio aereo da combattimento. I test, effettuati nel deserto del Mojave, sono durati oltre un anno, durante il quale ne sono state perfezionate le caratteristiche di flessibilità che gli permettono di funzionare sia con un pilota che in maniera completamente autonoma, sia per la raccolta di immagini e informazioni che per missioni di attacco.
Nelle prossime settimane il Firebird verrà presentato ai vertici dell’esercito USA in occasione dell’Empire Challenge, un’esposizione in cui le aziende specializzate mettono in mostra le loro nuove tecnologie militari.
In grado di volare fino a 40 ore consecutive ad una velocità di punta di circa 230 chilometri orari, il Firebird è stato studiato per realizzare una serie di missioni di ricognizione e sorveglianza di carattere militare, ed infatti, il cliente ideale di questo tipo di velivolo è certamente l’esercito, specialmente quello USA che fa larghissimo uso degli aerei spia automatizzati.
Il costo del Firebird non è stato reso pubblico, anche alla luce dei problemi incontrati dal produttore con il Pentagono a seguito di una imprevista impennata dei costi del Global Hawk, altro drone della famiglia Northrop.