La regione artica sta attualmente attraversando una tendenza al riscaldamento, che causa rotture nella calotta di ghiaccio, la quale potrebbe anche sparire completamente durante i mesi estivi. Molti scienziati attribuiscono la causa di questa tendenza al riscaldamento globale causato dalle attivita’ umane, ma qualunque sia la causa, non è una buona notizia per la fauna marina, ad esempio per le foche, che usano le lastre di ghiaccio per sfuggire ai predatori marini, ma anche per riposarsi e per mettere al mondo i loro piccoli. Nel tentativo di comprendere l’intera portata della situazione, gli scienziati hanno adottato lo Scan Eagle, un veicolo aereo senza equipaggio progettato da Boeing e generalmente utilizzato per la ricognizione di obiettivi militari.
Il progetto di ricerca è guidato dal Cooperative Institute for Research in Environmental Sciences (CIRES), che usa lo Scan Eagle per compiere operazioni di ricognizione aerea del ghiaccio nel mare di Bering.
Lanciato da una nave di ricerca, lo Scan Eagle ha compiuto una serie di voli di durata variabile tra 2 e 8 ore, ad altezze comprese tra 100 e 300 metri sopra la superficie dell’acqua, raccogliendo una serie di fotografie, che sono state passate agli analisti per valutare la presenza ed il numero di foche, ed il tipo di ghiaccio su cui esse preferiscono alloggiare, in modo da poter poi seguire le evoluzioni della calotta glaciale per vedere se quel particolare tipo di ghiaccio resiste allo scioglimento estivo.
Questo lavoro di analisi iene compiuto tramite un particolare software che rileva automaticamente la presenza di foche nelle immagini, aiutando anche ad identificarne le specie; una versione futura potrebbe essere usata per lo stesso scopo sugli orsi polari. Grazie a questo software e all’utilizzo della fotografia aerea, gli scienziati avranno a disposizione un prezioso alleato per monitorare le popolazioni di animali marini e terrestri in maniera efficiente e rapida.