Chi si occupa di sorveglianza, ad esempio forze dell’ordine ed investigatori privati, sa benissimo che durante un’operazione di intercettazione ambientale, la durata dei cosiddetti “tempi morti” supera di gran lunga quella della registrazione di conversazioni effettivamente utili alle indagini.
Ad esempio, posizionando una microspia in un ufficio, può capitare che la persona intercettata non rivolga la parola a nessuno per lunghe ore, e che le intercettazioni telefoniche consistano semplicemente di rumori di fondo, quali ad esempio il ticchettio su una tastiera.
Questo genere di suoni rendono lunga e tediosa l’operazione di ascolto delle informazioni raccolte, e soprattutto, se la microspia è alimentata a batteria, la stessa potrebbe consumarsi rapidamente senza portare a risultati effettivi. Pertanto, occorre fare in modo di ottimizzare tale operazione di sorveglianza, utilizzando uno strumento quale una microspia ad attivazione vocale.
Questo genere di microspia, grazie al suo sensore di attivazione, è in grado di entrare in azione soltanto quando il sensore stesso rileva un rumore superiore ad una certa soglia, evitando pertanto di registrare e trasmettere soltanto rumori di fondo.
Si tratta di una microspia GSM, dotata di una scheda SIM proprio come quella di un comune cellulare, che viene usata per trasmettere le proprie intercettazioni verso un numero telefonico predefinito, a qualsiasi distanza, anche dall’altra parte del mondo!
La programmazione delle caratteristiche (sensibilità, avviso di rilevamento rumori ed altro) può essere comodamente fatta via SMS, agendo pertanto in tutta sicurezza. Inoltre, collegando la microspia GSM alla linea telefonica fissa, sarà possibile ascoltare tranquillamente tutte le telefonate in entrata ed in uscita, sempre con avvio automatico non appena la cornetta viene sganciata.
Per maggiori informazioni e dettagli sul funzionamento della microspia GSM, vi consigliamo di visitare il sito Endoacustica e contattare i nostri esperti.