Il ministero della difesa israeliano, da sempre per ovvi motivi all’avanguardia nel campo della ricerca applicata alla difesa e sorveglianza, ha creato il giroscopio più piccolo del mondo, delle dimensioni all’incirca di un granello di sabbia.
Nonostante le sue dimensioni microscopiche che lo rendono assolutamente invisibile, è talmente sensibile da poter rintracciare in ogni momento la propria posizione, e quella di chi senza saperlo lo porta con sé.
Grazie alla collaborazione di scienziati della University of Tel Aviv, che sono partiti da una tecnologia del tutto simile a quella usata per i sensori di dimensioni più grandi montati sugli aerei e sulle navi. Il tutto è stato miniaturizzato al massimo, senza perdere nulla in termini di accuratezza. Il giroscopio viene usato in coppia con un normale sensore GPS in modo da stabilire la propria esatta posizione geografica.
Alla base di questo nuovo giroscopio, ci sono dei semiconduttori laser dalle dimensioni infinitesimali. Quando il giroscopio ruota (ad esempio se montato su un telefono cellulare), la luce emessa dai laser cambia impercettibilmente in termini di intensità e lunghezza d’onda. Misurando tali differenze, il giroscopio è in grado pertanto di misurare la rotazione, e di conseguenza eventuali spostamenti.
Pertanto, unendo questa sensibilità a quella di un sensore GPS, sarà possibile determinare la posizione di chi lo usa con maggiore precisione rispetto a quanto non sia possibile ottenere ora, specialmente in zone dove il segnale GPS può avere difficoltà a raggiungervi, come ad esempio in una strada stretta in città tra due palazzi molto alti.
Ovviamente la sorveglianza a distanza è solo una delle possibili applicazioni di tale tecnologia, specialmente se si riuscirà a miniaturizzare nella stessa maniera anche i sensori GPS.