Non passa un giorno senza leggere notizie di nuovi UAV (Unmanned Aerial Vehicles, ovvero aerei senza pilota) lanciati sul mercato od in fase di progettazione, ed ormai la maggior parte degli eserciti dell’emisfero occidentale fa larghissimo uso di questo sistema di ricognizione ed attacco, per spiare dietro le linee nemiche, compiere attacchi rapidi o trasportare equipaggiamenti pesanti senza rischiare vite umane.
Ovviamente però, anche i nemici possono dotarsi di apparecchiature del genere, pertanto oltre a nuovi e sempre più potenti UAV, è necessario sviluppare la tecnologia che permetta di difendersi quando sono i nostri nemici ad usare la stessa arma.
Per questo scopo, durante il recente Airshow che si svolge a Farnborough in Inghilterra, il gigante americano degli armamenti Raytheon ha presentato il suo cannone laser della serie CIWS (Close-In Weapon System), che può essere usato da solo o affiancato da cannoni convenzionali, per contrastare le minacce provenienti dall’alto sparando un solo raggio laser, invisibile all’occhio umano, che grazie a 50 kilowatt di potenza è in grado di abbattere droni, missili, razzi sparati da mortai ed anche piccole imbarcazioni, con estrema precisione.
Ovviamente resta da dimostrare l’efficienza di questo genere di armi contro aerei blindati e guidati da un pilota in carne ed ossa, che viaggiano a velocità ben più alte di quelle di un drone senza pilota ed hanno ovviamente una maggiore flessibilità. In ogni caso, si tratta di una importante arma di difesa contro le missioni di ricognizione, che può consentire perciò una maggiore efficienza di manovra dietro la linea del fronte, senza che i nemici siano a conoscenza di ogni mossa; il tutto, ovviamente, mantenendo il personale al sicuro e minimizzando il rischio di perdite di vite umane.