Come sappiamo, le fibre ottiche possono venire utilizzate per trasmettere dati sotto forma di impulsi di luce, rendendo possibile la navigazione Internet ad alta velocità come la conosciamo oggi. Esse possono avere anche altre proprietà ancora più sofisticate, ad esempio la possibilità di rilevare, trasportare ed emettere suoni.
Un team di ricercatori del MIT sta sviluppando un particolare tipo di fibre ottiche che potrebbero essere usate per creare abiti che, oltre ad essere indossati normalmente, possano funzionare come dei veri e propri microfoni, per captare ed intercettare suoni, ma anche per misurare il flusso sanguigno o la pressione cerebrale ed arteriosa.
Le fibre acustiche su cui stanno lavorando i ricercatori del MIT sono prodotte con una plastica particolare, e mediante una procedura lievemente differente da quella delle normali fibre ottiche, che comprende la disposizione dei materiali all’interno di ogni fibra secondo un complicato posizionamento geometrico.
Le molecole della plastica speciale sono asimmetriche, e grazie a questo essa viene definita piezoelettrica, in quanto cambia forma in presenza di elettricità, in maniera simile ad un normale microfono piezoelettrico.
Grazie a questo processo riassunto in breve, tali fibre possono catturare i suoni proprio come fossero un normale microfono, ed applicando la procedura al contrario possono produrre suono.
In pratica, sarebbe come indossare un microfono, e collegandolo ad un microregistratore (o in futuro, magari, integrando il registratore all’interno dell’abito fabbricato con tali fibre), creare ad esempio una camicia che funziona anche come registratore, e che tramite una presa USB all’interno del polsino può scaricare le proprie registrazioni direttamente su un computer.
Per chi lavora nel settore della sorveglianza audio, come forze dell’ordine o investigatori privati, sarebbe un accessorio decisamente interessante.