A prima vista somiglia vagamente ad un golf cart, una di quelle automobiline elettriche usate per muoversi tra una buca e l’altra sui campi da golf, solo un po’ più robusto. In realtà si tratta di un veicolo autonomo, in grado di trasportare materiale pesante (fino a 400 chilogrammi circa), aiutando i soldati impegnati in zone di guerra nel trasporto di materiale in qualsiasi condizione atmosferica.
Il GUSS (Ground Unmanned Support Surrogate) nasce da una collaborazione tra l’università Virginia Tech, il Ministero della Difesa USA e la casa TORC, specializzata in droni senza pilota; tale veicolo si muove a passo d’uomo, infatti può raggiungere soltanto i 5 chilometri orari, ma la sua utilità non risiede certo nella velocità massima, quanto nella capacità di muoversi senza pilota, fornendo assistenza alle truppe di terra nel trasporto di materiale bellico durante gli spostamenti a piedi, rendendo pertanto migliori le condizioni operative.
Il GUSS viene comandato tramite un piccolo computer palmare, che può essere usato sia per dirigerlo manualmente che per impostare un percorso che il veicolo seguirà automaticamente e senza ulteriore intervento umano. Questo veicolo costituisce una evoluzione di un precedente automezzo telecomandato, che era stato presentato dalla Virginia Tech nella edizione 2007 del DARPA Urban Challenge, una gara tra vari istituti di ricerca che presentano veicoli automatici in grado di muoversi liberamente nel traffico cittadino in maniera autonoma.
Al progetto iniziale è stato aggiunta una versione personalizzata del sistema di navigazione automatica AutoNav prodotto da TORC, progettata per un utilizzo in fuoristrada, in abbinamento con dei sensori migliorati, così come gli algoritmi di navigazione, che permettono al GUSS una navigazione fluida anche in condizioni ben più difficili di quelle con cui ha a che fare un “normale” navigatore satellitare.