Come spiegato nel precedente articolo, il network GPS offre la possibilità di una precisione estrema nella localizzazione di luoghi, persone o anche oggetti.
Una delle applicazioni della rete GPS si chiama DASS, acronimo di Distress Alerting Satellite System, ossia un sistema, gestito dalla NASA, che identifica rapidamente la posizione di persone in pericolo, riducendo pertanto i rischi per i soccorritori e aumentando le possibilità di portare a termine con successo l’operazione di soccorso.
Questo sistema di soccorso via satellite è riuscito, fin dalla sua creazione, a salvare qualcosa come 27000 vite umane. Nella sua ultima versione, sarà possibile identificare più rapidamente l’esatta posizione dei segnali d’allarme lanciati da aerei, navi, autoveicoli o camion collegati alla rete satellitare, inviando immediatamente il segnale che ne identifica la posizione alle forze di pronto intervento quali vigili del fuoco, pronto soccorso o forze dell’ordine.
Infatti, avvalendosi della maggiore precisione della rete GPS, anche DASS potrà determinare al centimetro la posizione del segnale, risparmiando tempo che, in situazioni del genere, si rivela preziosissimo per salvare delle vite.
Attualmente, inoltre, il DASS usa una rete di satelliti che orbitano a quote più basse rispetto a quelli del GPS, e pertanto riescono a coprire una porzione minore di territorio, ed il segnale di allarme potrebbe essere captato in ritardo. Con la copertura costante garantita dai satelliti GPS, l’allarme viene lanciato praticamente in tempo reale e con precisione assoluta, un miglioramento che anche altri paesi stanno seguendo, ad esempio in Unione Europea, dove si sta pensando di usare lo stesso sistema anche sui satelliti Galileo, o in Russia e Cina, per una cooperazione mondiale che vada al di là di ogni barriera politica.