Il Ministero dei Trasporti della Corea del Sud ha stanziato fondi per circa 18 milioni di dollari, da utilizzare per un progetto mirato allo sviluppo di robot subacquei di vario tipo, che si spera possano rendersi utili per ricerche subacquee e anche per eventuali aiuti nella ricerca di superstiti in caso di catastrofi naturali o naufragi.
I robots dovranno essere in grado di camminare sul fondo marino a circa 30 metri al minuto, o di nuotare a 20 metri al minuto, e dotati di telecamere di precisione ed apparecchiature audio per la rilevazione sia visiva che acustica di eventuali oggetti di interesse sul fondo marino, ad esempio per effettuare ricerche scientifiche o per monitorare la salute della fauna acquatica, o per scendere nelle profondità marine per individuare relitti al di sotto della profondità massima raggiungibile dai normali sub.
Questo genere di apparecchiature può rivelarsi utilissimo in caso di tragedie marittime, quando la rapidità nelle ricerche è un fattore essenziale, e l’uso della tecnologia potrebbe salvare molte vite, specialmente se le ricerche avvengono durante le ore notturne o in zone con forti correnti, dove le ricerche di una eventuale nave dispersa e delle relative vittime potrebbe richiedere anche giorni interi.
Lo sviluppo di questi robots dovrebbe avvenire in due fasi: la prima per lo sviluppo di un veicolo automatizzato in grado di scendere fino a 200 metri di profondità, da sviluppare entro il 2012, mentre nella seconda fase, il cui completamento è previsto entro l’anno 2015, si dovrebbe completare la fabbricazione di una versione del robot in grado di scendere fino a 6000 metri sotto il livello del mare.