I ribelli iracheni hanno trovato un insospettabile, e soprattutto economico, alleato per combattere le armi ipertecnologiche dispiegate dall’esercito americano nei teatri di guerra in quel tormentato paese.
Nonostante la ricerca militare americana spenda miliardi di dollari per complicatissimi sistemi di ricognizione e sorveglianza, essi possono essere sconfitti da un semplicissimo software chiamato SkyGrabber, usato per scaricare musica e film via satellite, che può essere utilizzato non soltanto per intercettare contenuti di svago, ma anche per captare le trasmissioni che i veicoli di tipo UAV inviano a terra.
Infatti, alcuni di questi aerei senza pilota usati per la videosorveglianza aerea usano dei canali di trasmissione non protetti, all’interno dei quali un cellulare equipaggiato con SkyGrabber può facilmente introdursi, vedendo ciò che il drone vede, e reagendo di conseguenza in modo da neutralizzarne l’azione.
Con l’avvento dell’amministrazione Obama, le forze armate USA fanno sempre maggiore affidamento sull’utilizzo di sistemi di tipo UAV (Unmanned Aerial Vehicles) in Iraq ed Afghanistan, in modo da ridurre al minimo i rischi per il personale armato, senza perdere il controllo in zone dove l’invio di truppe sarebbe troppo rischioso a livello militare o politico.
Purtroppo tale svolta deve fare i conti con la fantasia dei nemici, che continuano a trovare metodi economici per contrastare lo strapotere economico e militare delle forze USA. Quest’ultimo sistema è stato scoperto esaminando il computer di un capo ribelle arrestato, e trovando una serie di filmati girati dai droni USA.
Filmati simili, in seguito, sono stati rinvenuti anche sui computer di molti altri militanti sciiti, il che fa pensare che ci sia una rete che utilizza questo sistema, probabilmente finanziata dagli sciiti iraniani. Per contrastare tale minaccia, si sta lavorando su un sistema di codifica delle trasmissioni, che dovrebbe eliminare il rischio di intercettazione.