Come dice il vecchio adagio, anche i muri hanno orecchie. Questo detto è particolarmente vero se all’interno di tali mura si svolgono conversazioni riservate, o che almeno, nelle intenzioni degli interlocutori, dovrebbero rimanere tali.
Come ben sappiamo però, specialmente se la posta in gioco è alta, soprattutto dal punto di vista finanziario, esiste sempre una sia pur minima possibilità che orecchie indiscrete siano all’ascolto.
Per proteggersi da tale eventualità, un gruppo di scienziati del MIT (Massachusetts Institute of Technology) sta progettando un sistema per mascherare le conversazioni tramite l’emissione di suoni da parte di una rete di altoparlanti distribuiti nell’area da proteggere.
Il sistema, detto Distributed Acoustic Conversation Shielding System, funziona tramite una serie di piccoli apparecchi dotati di un sensore ad infrarossi, un microfono ed un piccolo altoparlante; ognuno dei partecipanti alla conversazione viene dotato di uno di questi sensori personali, che vengono riconosciuti dall’unità centrale, a cui inviano la propria posizione quando si spostano da una stanza all’altra.
Non appena i raggi infrarossi rilevano la presenza di una persona non munita di un sensore simile, il piccolo altoparlante posizionato su ognuno dei sensori individuali emetterà un suono tarato sulla stessa frequenza di quello da mascherare (come la voce umana) rendendo così impossibile qualsiasi operazione di intercettazione.
Attualmente il sistema sviluppato dai tecnici del MIT si trova ancora nella fase di studio, e occorrerà aspettare ancora qualche anno prima di vederlo in azione. Per avere invece maggiori informazioni sui sistemi anti intercettazioni attualmente disponibili sul mercato, potete visitare il nostro sito.