Nei film di fantascienza è prassi ormai comune quella di vedere guerrieri del futuro che, vestiti di un esoscheletro che li rende più simili a robot che ad esseri umani, affrontano in battaglia mostri venuti dall’altra parte dell’universo, e la letteratura di fantascienza è piena di esempi in tal senso, mentre il cinema porta sui nostri schermi films quali The Transformers.
Al giorno d’oggi, l’utilizzo degli esoscheletri, altrimenti detti vestiti robot è diventato sì piuttosto diffuso, ma il campo d’applicazione di questo tipo di biotecnologie non è certo nella lotta ad improbabili invasori alieni, quanto piuttosto, ad esempio, nell’assistenza per disabili od anziani.
Infatti, questi modernissimi sistemi sono progettati per l’assistenza di persone con difficoltà motorie, sia per assistere durante un programma di riabilitazione che, ad esempio, per migliorare le possibilità di movimento dei disabili grazie a specifiche gambe robot. Ovviamente questo è uno soltanto dei possibili campi di applicazione, ma gli utilizzi di tale tecnologia possono essere svariati, dal soccorso in montagna o in luoghi di difficile accesso per automobili o ambulanze, fino al recupero di feriti all’interno di palazzi incendiati, o al trasporto di materiale pesante.
Naturalmente, tali potenzialità non potevano non attrarre l’attenzione anche delle forze armate, infatti il Ministero della Difesa USA è impegnato nel finanziamento di progetti di applicazione degli esoscheletri in campo militare.
Tecnicamente parlando, un vestito robot è un sistema che può moltiplicare la forza umana grazie ad un controllo computerizzato. Grazie ad esso, un soldato potrebbe essere in grado di trasportare fino a 100 kg di materiale senza risentirne in termini di agilità e fluidità dei movimenti, il tutto senza perdere la capacità di combattimento.
Tali progetti potrebbero vedere la luce nell’arco di pochi anni, accanto ad applicazioni nel campo industriale o della sicurezza. Ad esempio in Giappone, dove l’invecchiamento della popolazione va di pari passo con l’avanzamento tecnologico, l’accento viene posto sull’assistenza agli anziani e sul miglioramento della qualità della loro vita. Diventeremo tutti nonni-robot? Staremo a vedere!