GPS Tracker Nascosti negli Autoveicoli: Una Guida ai Casi Documentati di Sorveglianza

GPS Tracker Nascosti negli Autoveicoli: Una Guida ai Casi Documentati di Sorveglianza

I GPS tracker sono dispositivi utilizzati principalmente per il monitoraggio della posizione, spesso utilizzati da forze dell’ordine, agenzie di intelligence e investigatori privati per tracciare i movimenti di individui di interesse. Questo articolo esamina diversi casi documentati in cui i GPS tracker sono stati nascosti all’interno di autoveicoli, rivelando le tecniche e le posizioni strategiche utilizzate per rendere questi dispositivi difficili da individuare.

1. Francia: Dietro le Griglie di Ventilazione della Batteria

Nel marzo 2011, un dispositivo di geolocalizzazione è stato scoperto in un’automobile appartenente a membri di un comitato di supporto ai difensori nel noto caso Tarnac, legato al sabotaggio di una linea ferroviaria ad alta velocità avvenuto nel 2008. Il dispositivo era nascosto dietro le griglie di ventilazione della batteria del veicolo. Questo GPS tracker era alloggiato in un piccolo contenitore nero di 9×5 cm, collegato al sistema elettrico dell’auto tramite cavi. All’interno del contenitore, il dispositivo conteneva una scheda GPS, un’antenna passiva, e una SIM card del provider Orange per trasmettere i dati raccolti. La posizione dietro le griglie di ventilazione ha offerto un facile accesso al sistema elettrico del veicolo, consentendo al dispositivo di funzionare senza essere facilmente rilevato.

2. Francia: Telaio Inferiore del Veicolo

A Besançon, nel marzo 2021, un GPS tracker è stato scoperto sotto un’auto, montato nella struttura del telaio inferiore destro. Il proprietario del veicolo, precedentemente coinvolto in un’indagine sugli incendi dolosi di alcune torri di telecomunicazioni, ha scoperto il dispositivo mesi dopo essere stato scagionato. Le autorità hanno confermato che il dispositivo era stato installato già nel maggio 2020. Questo esempio evidenzia l’uso di posizioni non visibili dall’esterno e difficili da raggiungere senza una specifica ricerca sotto il veicolo.

3. Germania: Pozzetti delle Ruote e Paraurti

In Germania, diversi casi hanno mostrato come i GPS tracker siano stati strategicamente nascosti nei pozzetti delle ruote e sotto i paraurti. A Berlino, nel luglio 1988, un dispositivo di tracciamento è stato trovato sotto l’auto di una persona indagata per furti, attaccato con due magneti al pozzetto della ruota. Similmente, nel marzo 2007, un tracker GPS è stato scoperto sotto il paraurti posteriore di un’attivista antifascista a Bad Oldesloe. Il dispositivo era fissato con magneti e dotato di una batteria, che lo rendeva facilmente removibile ma ben nascosto. Un altro caso a Berlino, nel maggio 2007, ha coinvolto un GPS tracker avvolto in nastro nero e posizionato nel pozzetto della ruota anteriore del lato passeggero. Questo tracker, piantato dal Bundeskriminalamt (BKA), l’ufficio federale di polizia criminale, era dotato di batterie ad alta potenza e moduli di trasmissione radio.

4. Germania: Compartimenti Nascosti all’Interno dei Veicoli

A Berlino, nel novembre 2020, un caso ha rivelato l’uso di due dispositivi separati nascosti negli appoggiatesta dei sedili anteriori di un’auto. Il primo dispositivo, apparentemente l’unità di controllo, era equipaggiato con un modulo GSM per inviare dati GPS e file audio registrati tramite una SIM card. L’altro dispositivo era un’unità di monitoraggio audio, dotata di microfoni incollati nei fori di supporto dei sedili, con una configurazione anti-vibrazione per ridurre il rumore ambientale. Questi dispositivi sono stati installati per fornire sorveglianza interna completa del veicolo, con uno specifico interesse nelle conversazioni che si svolgevano al suo interno.

5. Germania: Pannelli del Soffitto e Bumper Posteriori

Nel novembre 2021, a Leipzig, un GPS tracker e un dispositivo di registrazione audio sono stati scoperti nascosti dietro un pannello della luce anteriore del soffitto del veicolo. I dispositivi erano collegati a un cavo di alimentazione che prendeva energia dalla luce posteriore del soffitto. Questo posizionamento nel soffitto sfruttava un punto elevato e poco accessibile per mantenere i dispositivi fuori dalla vista e dal sospetto.

Nel caso di Berlino, nell’agosto 2022, due GPS tracker sono stati trovati in una cavità tra la copertura in plastica del paraurti e il corpo del veicolo, precisamente dietro la ruota posteriore sinistra. I tracker erano composti da due custodie metalliche connesse da un cavo: una contenente un pacco batteria e l’altra il GPS vero e proprio con antenne e SIM card, suggerendo l’uso di dispositivi prodotti dalla compagnia tedesca DESAG Telematic.

6. Italia: Scompartimenti del Tettuccio e Componenti Interni

In Italia, i tracker sono stati spesso trovati nascosti in punti interni difficili da ispezionare. A Torino, nel giugno 2007, microfoni e un dispositivo di tracciamento sono stati scoperti nel tettuccio di un’auto, collegati all’alimentazione della luce interna. Il dispositivo consisteva in un telefono mobile modificato con antenna e microfoni strategicamente posizionati per captare le conversazioni interne. Un caso simile a Bologna, nel giugno 2009, ha rivelato un tracker GPS e microfoni nascosti in contenitori di plastica mal attaccati sotto il tettuccio dell’auto, con antenne posizionate dietro i sedili posteriori.

Un ulteriore caso a Lecco, nell’aprile 2010, ha visto un GPS tracker e un microfono nascosti tra la carrozzeria e il rivestimento interno, fissati con magneti e connessi ai cavi delle luci interne per l’alimentazione. Anche qui, il dispositivo era composto da un telefono mobile modificato con GPS, antenna e microfono per la registrazione.

7. Scooter e Motocicli: Componenti Non Convenzionali

Un esempio interessante è stato registrato a Milano, nel settembre 2012, dove un dispositivo di ascolto e geolocalizzazione è stato trovato su uno scooter degli anni ’80. Il dispositivo, basato su un modello venduto dalla compagnia italiana Telit, includeva un microfono, un’antenna GPS e una GSM per la trasmissione. Era posizionato vicino al serbatoio, con il microfono nascosto dietro la griglia del clacson e alimentato tramite un trasformatore e un accumulatore per garantire il funzionamento anche quando lo scooter era spento.

Conclusioni

Questi casi dimostrano come i GPS tracker possano essere installati in una varietà di posizioni ingegnose all’interno dei veicoli, sfruttando spazi nascosti, componenti interne e aree difficili da ispezionare. Questi dispositivi offrono alle autorità strumenti potenti per il monitoraggio segreto, ma sollevano anche preoccupazioni significative per la privacy e la libertà individuale. La consapevolezza di queste tecniche di occultamento è fondamentale per chiunque possa essere a rischio di sorveglianza e desideri proteggere la propria privacy e sicurezza.

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